HANSEL E GRETEL: SALVATORI DI SE' STESSI
Solitamente nelle fiabe, quando il protagonista, in questo caso, i protagonisti si trovano in difficoltà, ecco comparire una sorta di personaggio salvifico, il quale contribuisce a portare alla fatidica frase finale del "....E vissero tutti felici e contenti."
In questa fiaba invece i salvatori coincidono proprio con gli stessi protagonisti: Hansel e Gretel.
Fretello e sorellina riusciranno infatti ad ingannare la strega che li tiene prigionieri, a ritrovare la strada di casa e, grazie all'astuzia, a ribaltare la situazione iniziale di povertà in cui vivevano, portando al padre perle e monete rubate nella dimora della strega malefica.

IL PADRE:
Viene considerato un personaggio al limite dello squallore in quanto genitore passivo e "assente" (sottomesso al volere della moglie); nonostante egli adori i propri figli, non esita ad abbandonarli nel bosco.
LA MADRE:
Figura un pò ambigua, ma sicuramente connotata come personaggio cattivo, al pari della strega.
Entrambe faranno infatti una brutta fine, dando così sollievo ai piccoli lettori.
GRETEL:
E' una bambina piccola e spaventata che riversa nel fratello tutte le sue paure.
Inizialmente sembra essere quasi succube del fratello, che la consola e la protegge.
Giunti quasi alla fine della storia ecco che ella acquista fiducia in sè stessa, uccide la strega gettandola nel fuoco, e libera il fratello.
Il percorso di crescita in Gretel si compie grazie all'amore per il fratello, proprio quando capisce che il fratello morirà se lei non fa qualcosa.
HANSEL:
Hansel pur essendo ancora un bambino, si comporta da genitore affettivo e protettivo nei confronti della sorellina; assume un ruolo quasi iperprotettivo perchè le impedisce di assumere un ruolo più attivo.
Di fronte ad un padre così poco autorevole, non è difficile capire come Hansel assuma questa posizione neiconfronti di Gretel.
Hansel è già un personaggio "maturo" all'inizio della storia, ma si trova impaurito nel momento in cui si deve momentaneamente dividere dalla sorella (l'attraversamento del fiume con l'anatra), in cui è proprio lei a dir che non è possibile.
Ad entrambi in questo modo viene data l'occasione di essere indipendenti.
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